I lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle temperature elevate,
per questo, quando fa molto caldo, bisogna evitare di portarli in locali chiusi surriscaldati e
scarsamente ventilati o, peggio ancora, lasciarli incustoditi nell’automobile parcheggiata al
sole: la temperatura all’interno di un’automobile può salire rapidamente e l’ipertermia nel
bambino può verificarsi in soli 20 minuti.
La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni. Se si portano i
bambini all’aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle
radiazioni ultraviolette (UV) del sole (che possono danneggiare la loro pelle molto delicata),
utilizzando vestitini leggeri, in fibra naturale, copricapi e crema solare.
Una protezione ancora più efficace la si ottiene lasciando i bambini all’ombra, soprattutto
durante le ore 11. 00 – 18.00. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi
per i lattanti e i bambini piccoli.
Durante le ondate di caldo, inoltre, occorre dedicare particolare attenzione ai bambini che
hanno già qualche problema di salute: malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma,
perché sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo e ai valori elevati di ozono.
Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di
ipertermia e di disidratazione.
Consigli generali
Mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino, aerare soltanto al mattino presto e
di notte; durante il giorno oscurare le finestre esposte al sole.
Vestire i bambini in modo molto leggero, lasciando ampie superfici cutanee scoperte.
Controllare regolarmente la temperatura corporea di lattanti e bambini piccoli; se
necessario rinfrescare delicatamente il loro corpo con una doccia tiepida o panni umidi.
Fare bere acqua, non fredda, in piccole quantità, lentamente e molte volte al giorno.
Preferire l’acqua ad altre bevande, specialmente se gassate.
In caso di febbre il fabbisogno di acqua deve essere ancora più rilevante.
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Evitare di fare uscire i bambini all’aperto nelle ore più calde della giornata, ossia dalle
11.00 alle 18.00; applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte
del corpo e proteggere il capo con un cappellino.
Nelle piscine aperte o in spiaggia proteggere i bambini dal calore e dalle radiazioni solari
(vestiti, copricapo, crema solare); evitare l’esposizione diretta dei bambini al sole dalle
ore 9.00 alle 18.00. I bambini sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al
sole diretto. È bene sapere che, anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né
dai raggi solari.
Evitare che i bambini più grandi svolgano attività fisica all’aperto durante le ore più
calde.
Fare bere il bambino prima e durante l’attività fisica, anche quando gioca, per
compensare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione.
Evitare di lasciare bambini incustoditi in luoghi chiusi poco protetti dal caldo e
dall’esposizione ai raggi solari, es. in tende da campeggio o in macchina, specialmente
durante le ore calde della giornata.
Attenzione: l’ipertermia, in un bambino lasciato in macchina, può verificarsi anche nelle
giornate fresche, con temperature intorno ai 22°C. Questo perché l’abitacolo della
macchina può surriscaldarsi fino a superare i 40°C, anche se i valori di temperatura
esterna non risultano elevati.
Preparare cibi freschi e leggeri, ricchi di acqua (frutta e verdura fresca).
Fare molta attenzione alla corretta preparazione e conservazione dei cibi.
Le temperature elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti e aumentano il
rischio di gastroenteriti e intossicazioni alimentari.
Si consiglia di lavare bene frutta e verdure e tutti i cibi che si consumano crudi, facendo
attenzione che non vengano a contatto con altri alimenti o con piani di lavoro sporchi,
per evitare il rischio di contaminazione crociata.
Lavarsi le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi.
Evitare di lasciare insalate condite, cibi deperibili (es. latte, latticini, dolci a base di
crema, carne, pesce etc.) e cibi cotti o precotti, a temperatura ambiente; vanno
conservati in frigorifero.