Nel percorso della crescita dei nostri figli il bullismo è una delle paure maggiori dei genitori. Gestirlo non è semplice, sia per il figlio che per il genitore, e le conseguenze psico-fisiche su chi subisce le prepotenze possono essere profonde e, talvolta, indelebili.
Ma sei il “bullo” è mio figlio?
Ecco cosa ci consiglia il Telefono Azzurro, l’associazione nata nel 1987 con l’obiettivo di difendere i diritti dell’infanzia.
Sebbene sia normale che ti senta deluso e amareggiato nell’apprendere che tuo figlio sia direttamente coinvolto in una situazione di bullismo, prova a mantenere la calma, e prenditi del tempo per riflettere su come affrontare la situazione e intervenire in modo efficace e concreto. Come genitori, non è mai semplice accettare che il proprio figlio si sia comportato in modo violento nei confronti di un coetaneo. È probabile che dietro questo comportamento si nasconda un disagio e talvolta una sofferenza.
- Tieni presente che gli atti di bullismo scaturiscono da un insieme di fattori molto diversi tra loro.
- Spiega con tranquillità a tuo figlio che quello che sta facendo è scorretto e può far stare male gli altri.
- Cerca, allo stesso tempo, di trasmettergli il messaggio che è il suo comportamento, non lui in sé, che va cambiato e corretto.
- Discuti, in un clima di apertura, dei segnali e delle conseguenze del bullismo e chiedigli come si sentirebbe se si trovasse a subire lo stesso trattamento da parte degli altri.
- In generale, assicurati che tuo figlio disponga di tempo e di spazi adeguati per ragionare con te sul proprio comportamento.
- Spiega a tuo figlio come pensi di agire. È meglio concordare i passaggi successivi con un professionista.
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