A cura della dott.ssa Alessandra Bianchini – psicologa
La sindrome della brava bambina è così definita perché riguarda prevalentemente le donne ed é caratterizzata da un insieme di comportamenti accomodanti messi in atto nella ricerca dell’approvazione altrui, cercando di essere sempre in linea con gli stereotipi esistenti, a discapito dei propri bisogni e desideri.
Questa modalità comportamentale spesso deriva dall’educazione emotiva ricevuta durante l’infanzia, ad esempio quando la rabbia e il dissenso non venivano accettati nel contesto familiare o addirittura venivano puniti e non vi era la promozione di un dialogo. La bambina ha imparato che deve essere diligente, non recare problemi e ricercare sempre la perfezione. Questa bambina crescendo crederà che i suoi bisogni, le sue esigenze e i suoi desideri non contino a sufficienza e tenderà a metterli in secondo piano con l’intento di non innescare conflitti, tensioni o rotture nella relazione con l’altro.
Questa modalità tenderà ad estendersi a tutte le relazioni, sia quelle più intime e amicali, che quelle lavorative e del contesto sociale più allargato.
Questa tendenza a cercare costantemente l’approvazione degli altri, a discapito dei propri bisogni, ha, però, importanti conseguenze sulla salute mentale della persona, sulla sua autorealizzazione e sull’autostima che risulteranno compromesse.
Ciò che spesso accade è che la persona che vive in questa dinamica si trova a fare scelte maggiormente condizionate dai bisogni o dalle idee altrui piuttosto che in linea con i propri desideri.
Spesso la paura alla base è di perdere il consenso degli altri e quindi di non essere accettati o ben voluti. Alcune volte entra in gioco il senso di colpa per non poter soddisfare le aspettative degli altri e la paura di risultare egoisti.
Invece è importante accogliere le nostre emozioni, comunicare i nostri bisogni e affermare noi stessi, per sentirci finalmente liberi di vivere a pieno la nostra esistenza. Comprendere e accettare che non è necessario piacere sempre a tutti e che alcune volte il nostro agire non verrà condiviso dalle persone che abbiamo attorno e questo non influirà negativamente sulla nostra vita.
Talvolta il cambiamento verso questo nuovo e più sano modo di vivere non è semplice e si necessita di un accompagnamento da parte di un professionista. Chiedere aiuto potrebbe essere il primo importante passo da compiere nel cammino verso la libertà di essere davvero noi stessi.
È un vestito che ti cuci addosso lentamente, nel corso degli anni, e quando lo intuisci, te ne rammarichi , vorresti ma nn riesci ad evitare quegli atteggiamenti che puntualmente ripeti, perche quell’abito ormai ti appartiene e non ti senti te stessa senza di esso. A 59 anni è duro abbandonare quegli schemi con i quali hai costruito quei paraventi perché gli altri non possano vedere come realmente sei.
Grazie della testimonianza, parlarne e rifletterne è importante soprattutto per gli adulti di domani