L’altra metà della scienza

Una Festa della Donna dal sapore scientifico e che guarda al futuro quella voluta dal Comune di Camaiore e dalla Commissione per le Pari Opportunità con il convegno dal titolo “L’altra metà della scienza”. Avvicinare le nuove generazioni alle discipline STEM senza distinzione di genere” a cui hanno partecipato in veste di relatrici, quattro esponenti del panorama scientifico nazionale, che attualmente ricoprono incarichi di rilievo presso l’Università di Pisa: Dott.ssa Delmastro Franca, ricercatrice presso Istituto di Informatica e Telematica del CNR Pisa, Unità di Ricerca Ubiquitous Internet, dott.ssa Elena Levantini, primo ricercatore dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, ha ottenuto il prestigioso “Investigator Grant” dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, dott.ssa Vittoria Raffa, Professoressa associata di Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Delegata per la promozione della ricerca nel settore delle scienze della vita e la dott.ssa Silvia Scali, Biologa marina, docente ed organizzatrice di eventi di divulgazione scientifica.

E noi di Bimbi a Zonzo abbiamo incontrato per voi  proprio la dott.ssa Silvia Scali per rivolgerle alcune domande.

Sarebbe interessante spiegare perché le discipline Stem sono importanti nella nostra società.

“L’acronimo STEM è formato dall’iniziale inglese di quattro diverse discipline, Science, Technology, Engineering e Mathematics.

In un mondo in continua evoluzione come quello odierno, queste discipline sono alla base del progresso tecnologico. La progettazione di dispositivi medici, lo sviluppo di nuovi software, l’individuazione di soluzioni energetiche innovative sono solo alcune delle necessità attuali per sopperire alle quali si richiede una preparazione scientifica. Una conoscenza di questo tipo, inoltre, non solo è in grado di aprire le porte al mercato del lavoro, ma consente anche di sviluppare un set di competenze trasversali che si può rivelare utile negli ambiti più svariati. Lo studio della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica infatti agevola l’incremento del pensiero critico, migliora le abilità comunicative e quelle collaborative. Persino la creatività è stimolata dallo studio delle materie STEM, anche lo scienziato, infatti, deve essere in grado di pensare in maniera divergente e fuori dagli schemi.”

Perché è importante avvicinare le nuove generazioni ed in particolare le ragazze a queste materie?

“Quando si parla di discipline STEM non ci si riferisce semplicemente allo studio delle materie scientifiche, ma a una vera e propria filosofia educativa che è volta ad esercitare la capacità di “problem solving” cioè di risoluzione dei problemi, un’abilità necessaria in ogni campo della vita. Le nuove generazioni, in futuro, dovranno affrontare problemi sostanziali e urgenti, come ad esempio il cambiamento climatico, è fondamentale che si ritrovino con una preparazione e con delle competenze adeguate che gli permettano di gestire anche le questioni più complesse.

Purtroppo, fino a pochi anni fa, le discipline STEM erano viste come appannaggio soprattutto degli uomini e, persino oggi, nonostante via sia un cambiamento di tendenza, permangono sempre degli stereotipi di genere. La scienza ha invece bisogno di approcci diversificati e non vi è alcun dubbio che sia fondamentale anche l’apporto di figure femminili.”

Come è possibile farlo?

“Fortunatamente negli ultimi anni è già iniziato un lavoro di sensibilizzazione su questo tema, sono partiti vari progetti ed iniziative. Il semplice parlarne è importante. Penso però che ciò che possa veramente fare la differenza sia che nelle scuole, ma anche a casa, le ragazze vengano incoraggiate e stimolate ad avvicinarsi alle materie scientifiche. Dobbiamo fornir loro dei role model positivi e la scienza deve essere percepita come qualcosa di accessibile a tutti. Per i più piccoli si può presentare sotto forma di gioco, mentre per i più grandi è utile mostrare quali siano i risvolti pratici di queste discipline, mostrare come la scienza permei la nostra vita di tutti i giorni.”

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